Non si butta niente… neanche in vacanza!

October 9, 2014 in Avanzi e riciclo, Cereali, legumi e ortaggi, Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Torte

Quando si tratta della nostra famiglia che parte in macchina per le vacanze è più corretto parlare di trasloco, perché in effetti è quello che succede! E’ incredibile pensare a quante cose si riesce a far entrare in un portabagagli… mi stupisco ogni volta! E con tutto quello che dobbiamo portarci ovviamente non c’è quasi mai spazio anche per tutti gli “arnesi” per cucinare che ci piacerebbe avere a portata di mano ovunque! Niente frusta, niente coltelli… i miei amatissimi coltelli, niente forbice, niente pelapatate, niente spatola, niente di niente, tutto abbandonato a Roma! Ahimé!
Ovviamente la casa in cui siamo stati era fornitissima! Forchette, cucchiaini, cucchiai, coltelli da tavola e… BASTA! Una tragedia!!

Per questa ricetta semplicissima e per la prima puntata delle ricette delle nostre vacanze ( i cavatelli al polpo) ce la siamo cavata con i pochi mezzi che avevamo… ma non è stato sempre così facile! Vedrete nei prossimi capitoli…

Fortunatamente abbiamo avuto per qualche giorno una centrifuga per far assaggiare alla nostra piccola principessina i succhi della buonissima frutta che c’era al mercato! La ricetta sfrutta tutta la polpa che resta nella macchina dopo aver bevuto un buon centrifugato. Noi non buttiamo nulla! Soprattutto se si tratta di frutta e verdura così buona e biologica, comprata direttamente dal contadino al mercato! Ovviamente si può adattare anche con altri tipi di frutta e verdura. Solo un consiglio: è meglio sbucciare la frutta come le nocipesche perché le pelliccine che non si centrifugano risulterebbero amare nella torta dopo la cottura.

INGREDIENTI

  • risulta della centrifuga di 2 carote e 1 nocepesca
  • qualche goccia di succo di limone
  • 5 cucchiai di zucchero + una spolverata
  • 5 cucchiai pieni di farina
  • 1 cucchiaino abbondante di bicarbonato
  • 2 uova
  • 3 cucchiai di latte
  • 2 cucchiai olio evo

Dopo aver preparato un fresco centrifugato con 2 carote e 1 nocepesca, abbiamo riunito in una ciotola tutta la polpa rimasta nella centrifuga. Con l’ausilio di un “misero cucchiaio”, ovvero i nostri potenti mezzi, abbiamo amalgamato il resto degli ingredienti. Prima lo zucchero, poi limone, uova, latte e olio; per ultimo farina e bicarbonato. Abbiamo imburrato e infarinato una teglia da 20 cm di diametro, abbiamo versato il composto e spolverato con un pochino di zucchero. La torta cuoce in forno, già riscaldato a 180° per 30 minuti. Vale la prova stecchino.

Un riciclo tutto da gustare!


Crostata al limone e benvenuta primavera!

March 20, 2014 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Torte

Domenica la primavera sembrava essere già arrivata anticipando di qualche giorno. Si stava benissimo in giardino e noi abbiamo inaugurato la stagione dei pranzi della domenica all’aperto!
Ovviamente dopo aver lavorato in giardino per preparare il terreno per l’orto, la fame si era fatta sentire un po’ per tutti. Pollo al forno con le patate e perchè non anche un dolcetto. Mi sono messa a sfogliare i miei amati libri insieme alla nostra piccola Alice. Abbiamo guardato tantissime torte e alla fine io ne ho selezionate due: una al cocco, l’altra al limone… “imone” è stato l’insindacabile verdetto e quindi ecco la ricetta di una crostata al limone formidabile. Semplice e veloce da fare; una ciotola, le fruste elettriche e una teglia è tutto ciò che c’è da lavare e soprattutto buonissima! Noi l’abbiamo mangiata appena uscita dal forno (anche se sospetto che fredda sia davvero deliziosa), tagliando le fette ancora dalla teglia bollente e non è avanzata neanche per la merenda!!!!

INGREDIENTI

Per la base

  • 200 gr di farina
  • 100 gr zucchero semolato
  • 100 gr burro
  • 3 tuorli
  • 1 limone non trattato
  • un pizzico di sale
  • burro e farina per lo stampo

Per la farcia al limone

  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero
  • 150 gr di burro
  • 2 limoni non trattati

Per la base ho creato una fontana sul piano di lavoro con la farina e lo zucchero. Al centro ho messo la scorza grattugiata del limone, un pizzico di sale, il burro morbido a pezzetti e i tuorli. Ho impastato velocemente con la punta delle dita per sciogliere il burro e creare tante briciole. Poi ho velocemente ammassato tutto formando una palla. Attenzione questa è una pasta che non va lavorata, il burro non deve mai sciogliersi o scaldarsi troppo. Ho avvolto la palla ottenuta nella pellicola trasparente e l’ho fatta riposare in frigo per 30 minuti.

Ho imburrato e infarinato uno stampo da 24 cm, ho tolto la pasta dal frigo, l’ho stesa con il mattarello e ho foderato lo stampo lasciando i bordi alti. Con una forchetta ho pareggiato tutto il bordo alto e ho fatto dei buchi per evitare che la pasta si gonfi. Ho cotto la pasta per 10 minuti in forno già caldo a 180°, intanto ho preparato la farcia al limone.

Ho messo in una ciotola le uova, lo zucchero e la scorza dei due limoni e ho montato bene con le fruste elettriche. Poi ho aggiunto il succo di un solo limone, il burro fuso e lasciato raffreddare, e ho continuato a battere con le fruste fino ad ottener un composto liscio.

Ho tolto lo stampo dal forno, ho versato la crema e ho continuato la cottura in forno per altri 30 minuti. La crema deve risultare compatta e si può controllare la cottura con uno stecchino.

Se riuscite a non finirla prima… lasciate freddare la torta, toglietela dallo stampo e a piacere si può decorare con della glassa o dello zucchero a velo.

Sale aromatizzato al limone e rosmarino

March 7, 2014 in Condimenti, Conserve, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Spezie

Regali creativi e sempre graditi, a km 0 come va di moda, infatti limoni e rosmarino sono del nostro orticello! Da qualche anno io e kya abbiamo adottato questa filosofia per i regali di natale…l’anno scorso il preparato per pancake…quest’anno il sale aromatico, il prossimo anno…non lo posso dire..sennò che sorpresa sarebbe per i nostri amici!

Voi, che idee brillanti avete per fare un regalo?

INGREDIENTI

  • 1 kg di sale grosso
  • 10 rametti di rosmarino
  • la scorza di 1 limone bio

Abbiamo lavato il rosmarino e il limone, la cosa migliore sarebbe farlo il giorno prima, in modo che sia perfettamente asciutto; con un pelapatate abbiamo tolto la scorza al limone e abbiamo lasciato asciugare nuovamente.

Con un mixer abbiamo frullato insieme il sale, gli aghi del rosmarino e la buccia del limone. Il composto ottenuto l’abbiamo adagiato su una grande teglia con del panno casa ad asciugare nuovamente.

Per fare questa operazione ci sono due modalità, o lasciare il sale  temperatura ambiente per un giorno o farlo essiccare in forno per un minuto a 100 gradi, deve perdere l’umidità in modo che non si creino grumi e si conservi al meglio.

In ultimo abbiamo invasato e regalato agli amici!

Ravioli della domenica – ricotta e limone

February 19, 2014 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, primi

Sabato sono andata con mia sorella in fattoria per comprare frutta e verdura e mi sono illuminata… delle splendide ricotte freschissime che non potevano essere ignorate! Più guardavo la ricotta nel suo bel cestino e più vedevo dei gustosi ravioli! E’ inutile dire che la ricotta è venuta a casa con me! Una ricotta di pecora buonissima che è stato molto difficile non finirla tutta spalmata sul pane!

Domenica mattina ho aperto gli occhi e, ancora prima di mettere gli occhiali sul naso, sono corsa a prendere il libro giusto dalla mia sezione cucina della libreria! Ovviamente parlo di “Sfida al mattarello” delle fantastiche Margherita e Valeria Simili! Sono stata rigorosa nel seguire tutti i preziosi segreti della sfoglia bolognese, minuziosamente spiegati dalle due sorelle. Per il ripieno avevo già in mente che insieme alla ricotta avrebbero trovato uno spazietto anche i nostri bei limoni del giardino! Un risultato davvero goloso e profumato!

Devo ringraziare la mamma per l’aiuto pratico e anche chi ha fatto le foto in attesa di poter mangiare!!!

INGREDIENTI

Per la sfoglia

  • 4 uova
  • 440  gr farina 0

Per il ripieno

  • 400 gr di ricotta di pecora
  • 1 uovo
  • 80 gr parmigiano grattugiato
  • 1 limone
  • prezzemolo
  • sale
  • pepe
  • noce moscata

Ho setacciato la farina e ho fatto una fontana sul piano di lavoro. Ho rotto le uova, una alla volta, e le ho messe al centro della fontana. Ho cominciato a battere le uova con una forchetta, e poi ho incorporato un po’ di farina per evitare che vadano a spasso per il piano. Poi ho ricoperto con il resto della farina utilizzando una spatola e ho ammassato tutto il composto. Ho rovesciato una ciotola sull’impasto e mi sono lavata le mani (è importantissimo: non lasciare all’aria l’impasto, altrimenti farebbe la crosta, e lavarsi le mani e pulire il tagliere perchè le bricioline secche bucherebbero la sfoglia). Con le mani pulite ho cominciato a lavorare l’impasto fino a che non è diventato liscio al tatto. Non bisogna lavorare mai troppo a lungo l’impasto altrimenti la pasta risulterebbe troppo liscia. Ho creato una bella pallina liscia da un lato e con i bordi ripiegati dall’altro e l’ho messa di nuovo a riposare dentro la ciotola coperta con un piatto. L’impasto deve riposare almeno 20 minuti.

Durante il tempo del riposo ho preparato la farcia dei ravioli. Ho messo la ricotta ben sgocciolata dentro una ciotola e l’ho lavorata con una fusta per renderla liscia e omogenea. Ho aggiunto il sale, il pepe, la noce moscata, l’uovo e il parmigiano e ho rimestato ancora. Ho lavato e asciugato un mazzettino di prezzemolo, poi l’ho tritato bene a coltello e l’ho incorporato. Per ultimo ho aggiunto la scorza del limone. I limoni del nostro giardino sono profumatissimi e con un sapore ben deciso, quindi normalmente dimezzo le dosi indicate dalle ricette e mi trovo bene. In questo caso, senza ricetta, ho utilizzato la scorza di mezzo limone, senza grattare il bianco, e si sentiva il giusto. Ho lasciato riposare l’impasto di ricotta in frigo e ho iniziato a stendere la sfoglia.

Dal momento in cui comincio a stendere la sfoglia, fino a quando li tuffo in pentola non metto per nessuna ragione al mondo altra farina. La pasta ormai non assorbe più farina, quindi tutta quella che si aggiunge rimane in superficie e rende solo scivoloso il raviolo nel piatto ultimato.

Armata del mio bel tagliere e del mattarello ereditato dalla nonna, ho iniziato a stendere la sfoglia facendo attenzione a non smagliarla con troppa violenza, a lavorarla usando dal palmo alla punta delle dita sul mattarello e con movimenti verso l’esterno e non schiacciando verso il tagliere. Io sposto spesso la sfoglia sul tagliere in modo da ottenere un velo omogeneo, quanto più è possibile. Non tiro mai troppo sottile la sfoglia per i ravioli, in modo che supporti il peso e l’umidità del ripieno.

Arrivati a questo punto sono venuti in aiuto la mamma armata di forchetta per chiudere i ravioli e Andrea per fare le foto…

Ho messo il ripieno in una sac à poche e tagliato la punta abbastanza larga. Con il coltello ho tagliato delle strisce di sfoglia di circa 6 centimetri di larghezza e con la sac à poche ho creato delle palline di ripieno a circa 2 centimetri l’una dall’altra e a 1 centimetro dal bordo superiore. Arrivata alla fine della striscia ho ripiegato la pasta sul ripieno facendo uscire per bene tutta l’aria intorno alla ricotta. Con il coltello ho separato tutti i ravioli e poi mamma li ha chiusi uno per uno con la forchetta mentre io andavo avanti a fare gli altri! Che squadra!!!

Appena finito di chiudere gli ultimi ravioli li abbiamo direttamente tuffati in acqua bollente salata. Li abbiamo lasciati cuocere circa 2 o 3 minuti da quando sono risaliti a galla.

Noi li abbiamo conditi con un sughetto leggero fatto con le nostre passate di pomodoro aromatizzato con qualche fogliolina di salvia e ultimati con un filo di olio a crudo e parmigiano grattugiato.

Deliziosi!

Quenelle di polenta…dolce!

November 27, 2013 in Cioccolato, Cucina vegetariana, Dolci al cucchiaio, Frutta fresca e secca, Spezie

Mi piace tantissimo sfogliare le riviste di cucina, ma quando le compro le divoro in poco tempo.. e poi? per il resto del mese? Nooo, non resisto e quindi ormai ogni mese sfoglio anche quelle dello stesso mese ma degli anni precedenti. E ho scoperto che anche se la rivista è la stessa, ogni volta focalizzo l’attenzione su una ricetta diversa, una che non ricordavo, che non ho mai provato, una che mi piace adesso. Questa volta mi ha colpito una ricetta del lontano ottobre 2011 della Cucina Italiana. Ma le ricette non riesco quasi mai a seguirle tutte. C’è sempre qualcosa che farei diversamente, che ometterei o che aggiungerei… quindi ecco la mia versione riveduta e corretta della polenta dolce!  Se proprio vogliamo dirla tutta si tratta di

quenelle di polenta al cioccolato bianco con salsa alla castagna profumata agli agrumi e polvere di cioccolato fondente puro

… ma era ovviamente troppo lungo, anche se il risultato è veramente delizioso!

Dedichiamo questa ricetta al quarto compleblog di Arabafelice, perché le sue infallibili ricette, le armoniose foto e le dolci parole ci accompagnano fin da quando abbiamo iniziato a scrivere su Cookaround!

INGREDIENTI

Per le quenelle di polenta al cioccolato bianco

  • 670 ml di latte
  • 150 gr di cioccolato bianco
  • 80 gr di zucchero
  • 70 gr di farina di mais
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • una stecca di cannella
  • Per la salsa di castagna al profumo di agrumi

    • 1 cucchiaio di farina di castagne
    • 5 cucchiai di zucchero
    • mezzo cucchiaio di amido di mais
    • mezzo bicchiere d’acqua
    • scorza d’arancia
    • succo di limone

    Per finire…

    • cioccolato fondente al 99%

    Ho iniziato dalla polentina mettendo a scaldare 500 ml di latte con la cannella. Ho scaldato bene e poi ho lasciato la cannella in infusione per circa 10 minuti, poi ho riacceso il fuoco e ho portato a bollore. Intanto in una pentola ho messo il cioccolato bianco spezzettato, lo zucchero e la farina di mais. Ho versato il latte bollente filtrato sul resto degli ingredienti e ho messo tutto sul fuoco. Ho portato a bollore e poi, senza mai smettere di girare con la frusta, ho cotto a fuoco medio per venti minuti. A questo punto ho aggiunto il resto del latte, stiepidito, e l’uovo e il tuorlo battuti. Questo passaggio va sempre fatto con attenzione. Le uova vanno aggiunte già battute e al centro del composto per poi girare velocemente fino a che non siano state assorbite bene, per evitare di fare un uovo strapazzato! Ho cotto, sempre mescolando, per altri 3-4 minuti e poi ho versato la polentina in una ciotola e lasciato freddare. Poi l’ho messa a riposare in frigo per almeno due ore.

    Intanto ho fatto la salsa di castagne, niente di più semplice, ci vogliono due minuti. Ho messo la farina di castagne, l’amido e lo zucchero in un pentolino. Poi ho aggiunto l’acqua calda e ho girato con una frusta senza far venire i grumi. Poi ho messo sul fuoco giusto il tempo che si addensi un pochino, ci vogliono due minuti. Ho tolto la salsa dal fuoco e ho aggiunto una grattata di scorza di arancia e un cucchiaio di succo di limone. Questi due ultimi ingredienti si possono regolare a piacimento.

    Per finire ho grattato un pochino di cioccolato al 99%. Si può usare anche un cioccolato più dolce ma trovo che questo sia perfetto perchè spezza con il sapore dolce della polenta e della castagna.

    Con due cucchiai formare le quenelle e posizionarle nel piatto sopra la salsa di castagne e agrumi e spolverare con il cioccolato fondente. Servito con il caffè è sublime!