Pane bianco

November 10, 2010 in Cucina vegana, Cucina vegetariana, Preparazioni base, pane

In questo post voglio proporvi una ricetta di base, il padre di tutti gli impasti, modificando questa è possibile creare pani aromatici e con le più svariate farine. Io e mia sorella abbiamo comprato la macchina del pane, volevamo sentire l’odore di lievito per casa, l’abbiamo guardarta agire per tutto il tempo, ci siamo stupite della lievitazione, è diventata una fissa…così l’abbiamo prontamente riposta nella dispensa per provare a farlo a mano, devo dire che non abbiamo più smesso, è una magia straordinaria quella che trasforma acqua e farina in pagnotta…inoltre è proprio “terapeutico”, fare il pane è un momento rilassante. Perchè non provate a tirare su le maniche e a realizzare questa magia, so che una volta provato non riuscirete a farne a meno!

INGREDIENTI

  • 500 gr di farina ( la farina dovrebbe essere la 0, una farina forte, ma se avete la 00 provate lo stesso)
  • 270 gr di acqua tiepida
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaino di sale
  • 16 gr di lievito di birra ( nel caso usiate il cubetto fresco, altrimenti 7 gr di lievito secco )

Sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida girandolo con un cucchiaio. Mettete la farina in una ciotola capiente, versate poca per volta l’acqua nella farina e girate con una forchetta in modo che la farina assorba il liquido, aggiungete anche il cucchiaio d’olio, rimestate finchè non si crea un composto molto granuloso, aggiungete per ultimo il sale. A questo punto mettete questo impasto compatto su un piano. Lavorando prima in ciotola l’acqua e la farina si amalgamano bene, così si evitano tutti i problemi di fuoriuscita di acqua dalla fontana di farina o di polveri disseminate per tutta la cucina, non si sporca molto quindi non ci sono scuse! Ora si lavora a mano, spiegare il movimento non è facile, ma viene molto naturale, bisogna far scorrere l’impasto sotto le mani, non tanto sotto le dita quanto sotto il palmo fino quasi al polso. Non è neccessario usare troppa forza, quindi non si preme verso il basso anche perchè altrimenti l’impasto si appiccica al piano e basta. L’impasto deve scorrere tra il piano da lavoro e il palmo. Bisogna lavorarlo per alcuni minuti e quando sarà pronto ve ne accorgerete perchè sarà liscio e sodo, quasi vellutato e anche molto elastico. Se volete rendervi conto del cambiamento dell’impasto durante la lavorazione fate una prova: appena tutti gli ingrendienti saranno ammalgamati e consistenti date un pizzicotto e tirate fino a staccarlo. Vedrete che si romperà praticamente subito. Rifate la stessa prova dopo averlo lavorato e vedrete che la pasta sarà molto più elastica e non si romperà subito come aveva fatto prima.

Comunque se vi stancate e lo lavorate poco non accadrà nulla di irreparabile…!!!

Formate una palla e lasciate riposare coperto fino al raddoppio, l’ideale sarebbe lasciarla riposare in un luogo tiepido, vicino al termosifone o nel forno. Se la lievitazione avverrà in luogo freddo, anche in frigorifero, ci sarà una crescita esponenziale dei tempi di lievitazione, per cui anche molte ore ( in frigo una notte ), ma la vostra pagnotta lieviterà lo stesso. Dopo questa prima lievitazione si può formare il filone di pane, io in genere formo una sorta di ellisse lungo, ma si può formare una palla, dei panini, una treccia, due piccole forme, ecc!!! Deve nuovamente lievitare fino al raddoppio e poi può finalmente essere cotto in forno a 180° per 30/40 minuti, fino a doratura o fino a che il fondo non suona a vuoto. Attenzione perchè un panino non ha gli stessi tempi di cottura di un filone.

Fateci sapere!