Madeleines alle mandorle

October 24, 2011 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Piccola pasticceria, Preparazioni base

Ragazzi che emozione!!! Stiamo ricevendo una marea di ricettine per il nostro primo conetst, io e mia sorella siamo in continuo aggiornamento..e ogni volta siamo sempre più stupite..che figo! Quindi siamo veramente catapultate nel magnifico tema dell’autunno, dei colori, delle sfumature e dei profumi avvolgenti, perciò queste madeleines da gustare con un buon tè ci sembravano adatte al periodo! Inoltre come nel nostro stile, non sono difficili da fare, e con il minimo sforzo si fa davvero una bella figura…! Che altro dire, visto che parlano da sole..provatele! Un bacio a tutti e buonissima settimana!

Con questa ricetta partecipiamo al contest l’Ora del Tea

INGREDIENTI

  • 50 gr di farina
  • 2 uova
  • un pizzico di sale
  • 75 gr di zucchero
  • la scorza di un limone
  • 50 gr di burro fuso
  • 25 gr di mandorle tritate ( facoltative o sostituibili con altra farina a piacere )

Abbiamo cominciato la lavorazione battendo le uova con lo zucchero, devono risultare belle gonfie e schiumose, naturalmente questa operazione può essere fatta a mano oppure con l’impastatore per una decina di minuti. Abbiamo poi setacciato ed aggiunto la farina alla uova rimestando con una frusta a mano dall’alto in basso, in modo che non smonti, nello stesso modo abbiamo aggiunto anche la scorza di limone, il sale e la farina di mandorle. In ultimo abbiamo aggiunto il burro fuso a temperatura ambiente. Il risultato sarà una pastella liquida che abbiamo dosato nello stampo di silicone a conchiglia delle madeleines riempiendole circa a 3/4, poichè in forno leggermente si gonfiano. Devono cuocere in forno già caldo a 200° per circa 8 minuti. Ottime e profumatissime per accompagnare una bella tazza di tè!

Pane alle noci a lievitazione naturale

October 16, 2011 in Cucina vegana, Cucina vegetariana, Preparazioni base, pane, pasta madre

In occasione del World Bread Day abbiamo deciso di pubblicare il nostro cavallo di battaglia..il pane per tutte le occasioni! Buono, croccante e profumato..un trionfo di gusto! Fare il pane è il nostro primordiale amore…da li su le maniche…ogni volta che panifichiamo è una magia..nessuna ricetta ci dà la stessa soddisfazione ed è per questo che aderiamo con entusiasmo a questa giornata mondiale di celebrazione del pane!

Finalmente dopo un lungo periodo di inattività, tranne per i rinfreschi, ho infornato qualcosa e immancabilmente la mia pasta madre ha ricominciato a darmi delle soddisfazioni! La ricetta l’ho presa molto tempo fa sul blog Cookaround poi facendola spesso ho apportato qualche modifica qua e là. E’ venuto un pane buonissimo, ben lievitato e molto profumato.

La pasta madre si intende presa dopo un rinfresco. Nel caso sia da molto tempo in frigo conviene fare più di un rinfresco ovviamente non è necessario ma più è “fresca” la pasta e più verrà leggero il pane. Per quanto mi riguarda ho fatto un rinfresco la domenica, dopo la lievitazione ho riposto la ciotola in frigo, poi un altro il lunedì mattina. L’impasto l’ho fatto all’ora di cena di lunedì e il pane l’ho cotto il martedì mattina.
Ho fatto spesso questo pane anche usando tutta farina 0 al posto della manitoba e viene benissimo. Ho anche fatto varie volte la variante con le olive, con le spezie o altro, mi è capitato di farlo anche senza niente, in questo caso ho aumentato leggermente il sale e viene ottimo!

INGREDIENTI

  • 480 gr. di pasta madre
  • 500 gr. farina 00
  • 370 gr. farina 0
  • 130 gr. farina manitoba
  • 650 gr. acqua
  • 5 cucchiai abbondanti di olio evo
  • 4 cucchiaini di sale
  • 1 cucchiaio raso di zucchero
  • mezza tazza di gherigli di noci

Ho sciolto la pasta madre nell’acqua tiepida come per un normale rinfresco. Poi ho aggiunto lo zucchero, le due farine e ho iniziato ad impastare a macchina. Dopo poco ho aggiunto l’olio e per ultimo il sale. Ho impastato fino a che non è venuto un impasto omogeneo. A questo punto l’impasto è ancora troppo appiccicoso, comunque l’ho staccato e l’ho messo sul piano da lavoro. Ho cominciato a lavorarlo a mano aggiungendo qualche manciata di farina fino a che non rimane morbido ma non più colloso. Ho aggiunto le noci e ho impastato bene per un totale di una decina di minuti. Poi ho messo l’impasto in un recipiente molto capiente, l’ho coperto con uno strofinaccio e un piatto e l’ho lasciato lievitare fino al raddoppio, circa 4 ore ma ovviamente dipende dalla forza della pasta madre.

Passato il tempo, ho ripreso l’impasto e l’ho rimesso sulla spianatoia per lavorarlo qualche altro minuti, diciamo sempre una decina. Ho fatto la formatura, anche se non la tiene molto essendo un impasto abbastanza morbido e l’ho messo su una placca da forno foderata di carta forno. Ho infarinato la superficie del pane per far in modo che lo strofinaccio che ci ho poggiato sopra non attaccasse e l’ho messo in forno spento a lievitare tutta la notte. Non serve tenere la luce accesa.

Quando decido di fare un pane, con questo stesso impasto ma di pezzatura più piccola, di solito durante la notte lo lascio lievitare dentro una teglia a bordi alti foderata di carta forno, in modo che mantenga la forma a pagnotta. Ovviamente lo cuocio con tutta la teglia che levo dopo i primi 15 minuti di cottura per fare in modo che anche i bordi si cuociano bene.

La mattina dopo ho tolto il pane e scaldato il forno a 220°. Il pane ha cotto 15 minuti a 200°, poi ho abbassato il forno e l’ho lasciato così fino a cottura ultimata. La crosta deve essere uniformemente dorata e poi vale la prova “toc-toc”!!! Ho gitato il pane e ho bussato sul fondo, se suona a vuoto è cotto. Il mio ha impiegato circa un’ora in tutto per cuocere. Una volta tirato fuori dal forno, l’ho messo a freddare completamente su una grata, in modo da evitare la formazione di condensa che ammolla tutta la bella crosta. Una volta freddo si conserva avvolto in uno strofinaccio.

Sacher Torte

October 11, 2011 in Cioccolato, Cucina vegetariana, Preparazioni base, Torte

Ecco un altro dei dolci ricordi della vacanza di questa estate! Che buona! Mangiata nel cuore di Vienna, Hotel Sacher ovviamente, insieme agli amici di una caloricissima vacanza!!!! Andando in giro per la città ho trovato un libro di ricette viennesi…come potevo lasciarlo lì?? L’ho naturalmente trascinato a Roma con me ed ecco la prima prelibatezza che ne esce fuori. Come poteva non essere proprio lei, la mitica Sacher? Devo dire che è venuta molto buona e molto simile a quella mangiata lì. L’unica cosa diversa era la glassa che invece di essere solida era leggermente più morbida e cremosa, cosa che secondo me era un pregio!! Comunque rimane il massimo della golosità e il ciuffetto di panna è proprio il top! Ovviamente anche questa bella torta faceva parte della cena tema viennese su richiesta che abbiamo fatto insieme io e giady…insieme alle bretzel e agli spätzle di spinaci!!!!!!

INGREDIENTI

  • 180 gr di burro
  • 80 gr di zucchero a velo
  • 8 uova
  • 180 gr di cioccolato fondente
  • 150 gr di zucchero
  • 180 gr di farina
  • 180 gr di marmellata di albicocche

Per la glassa

  • 400 gr di zucchero
  • 330 gr di cioccolato fondente
  • 250 ml di acqua

Abbiamo lavorato il burro ammorbidito con lo zucchero a velo e le fruste elettriche fino ad ottenere un composto schiumoso. Abbiamo amalgamato i tuorli e il cioccolato fuso e a parte abbiamo montato a neve gli albumi con lo zucchero. Con una frusta a mano abbiamo incorporato delicatamente prima gli albumi e poi la farina, senza smontare il tutto. Abbiamo versato il composto in una teglia a cerniera imburrata e infarinata e l’abbiamo cotto in forno preriscaldato a 170° per circa 60 minuti, vale la prova stecchino.

Quando la torta era ben fredda l’abbiamo tagliata in due dischi e quindi farcita e ricoperta di marmellata di albicocche. Poi siamo passate alla glassa, semplicissima! Abbiamo messo tutti gli ingredienti  in un pentolino sul fornello a fuoco dolce; quando prende il bollore lasciare sul fuoco per 5  minuti fino a che non si addensa un pochino e non sembra acquosa senza mai smettere di mescolare con una frusta. Abbiamo lasciato intiepidire la glassa e poi l’abbiamo colata sulla torta posata su una gratella (sotto c’era una teglia larga con la carta da forno per evitare di mandare in giro per tutta la cucina la glassa e anche per recuperarla!) Le dosi della glassa che sono scritte negli ingredienti sono quelle riportate nel libro anche se noi ne abbiamo fatta la metà ed è bastata tranquillamente. Lasciar solidificare la glassa e poi via a tavola con qualche ciuffo di panna montata! Una goduria!

Spätzle di spinaci

October 3, 2011 in Cereali, legumi e ortaggi, Preparazioni base, primi

Siamo arrivati al punto che i nostri familiari e amici lanciano il tema della cena e noi eseguiamo! Praticamente un gioco a premi di cui noi non siamo neanche quelle premiate..siamo quelle che premiano..ma dico io…non c’è più religione!!! Per il suo compleanno papà ha imposto la cena austriaca, dopo la sua entusiasmante vacanza sulla neve in Austria appunto…noi ci siamo andate a nozze…ovviamente…quindi abbiamo entusiasticamente accolto la richiesta e proposto diverse cosette che troverete presto nel blog e altre che già ci sono come queste croccanti bretzel! Una cosa che abbiamo scoperto è che la cena Austriaca non è poi così laboriosa e si può preparare con anticipo..allora è perfetta…!!!!in alto i boccali e Sud tirol x tutti!!!

INGREDIENTI

Per 12 persone

  • 900 gr di spinaci
  • 800 gr di farina
  • 6 uova
  • 2 bicchieri di acqua
  • una grattata di noce moscata
  • una generosa manciata di sale
  • pepe

Per la salsa

  • 500 ml di panna
  • 3 cipolle
  • 300 gr prosciutto cotto
  • 1 barattolo di pelati
  • parmigiano a volontà

Ho lessato e lasciato freddare gli spinaci, nel mio caso ho utilizzato una busta da 1 kg si spinaci. Li ho strizzati e frullati con il mixer. Ho versato la purea in una ciotola e ho aggiunto l’acqua e le uova. Poco alla volta ho aggiunto la farina, bisogna ottenere una pastella densa e collosa, molto filamentosa, inserendo la farina poco alla volta è possibile raggiungere questa densità ed eventualmente diminuire o aumentare la dose di farina. Ho infine aggiunto sale, pepe e noce moscata.  Gli spatzle si prepararano con un’apposita macchinetta che fa scendere l’impasto a gocciolonie che,a contatto con l’acqua bollente, subito si rapprendono; non avendo questo fantastico attrezzino, ho usato il passaverdure  con i fori grandi, ho letto in altri blog che si può usare anche lo schiacciapatate. Ho quindi fatto scendere l’impasto a pois nell’acqua e l’ho cotto finchè non sono tornati in superficie gli gnocchi. Li ho raccolti con una schiumarola e subito freddati in una capiente ciotola con acqua fredda; in ultimo li ho sistemati su un vassoio e irrorati con un po’ d’olio. In questo modo gli gnocchi si possono conservare e, prima di andare in tavola, si tuffano nella salsa e si mantecano in padella.

Il condimento che abbiamo proposto è il più classico e speciale per gli spatzle…secondo noi! Abbiamo affettato finemente la cipolla, l’abbiamo soffritta con dell’olio e dell’acqua finchè non diventa trasparente e profumata, abbiamo aggiunto il prosciutto cotto a dadini e l’abbiamo lasciato dorare qualche minuto. Abbiamo aggiunto i pelati frullati e lasciato cuocere 15 minuti. In ultimo abbiamo aggiunto la panna, amalgamato al resto e mantecato gli gnocchi, li abbiamo serviti subito con una pioggia di parmigiano!

NB

  • Si può usare altra verdura al posto degli spinaci, come ad esempio broccoli, bieta, cicoria, zucchine, zucca…
  • Serviti in bianco con burro e parmigiano o con una salsa ai formaggi sono letteralmente divini.
  • Si possono surgelare ( ovviamente se si utilizzano verdure fresche ), l’importante è che vengano freddati separatamente stesi su un piatto, successivamente si possono raccogliere in un sacchetto.

Tartellettes di settembre

September 19, 2011 in Buffet, Cucina vegetariana, Dolci al cucchiaio, Frutta fresca e secca, Piccola pasticceria, Preparazioni base, Torte

Domenica mattina ci siamo proprio svegliate con la voglia di impastare..e quale occasione migliore di un pranzo con qualche ospite in più??!! La scusa c’era e bisognava trovare qualcosa di buono da fare! Abbiamo iniziato preparando il pranzo e poi mia sorella mi ha parlato del contest di Gattoghiotto, dovevamo preparare una ricetta con uva e fichi!! Niente di più pratico…l’uva era in frigo e i fichi sull’albero fuori dalla cucina! E’ bastata un’occhiata, lei ha raccolto i fichi, io ho preso e lavato l’uva e poi abbiamo cominciato a pensare a cosa fare. Magari un dolcetto monoporzione, una tartellette!  Ma subito dopo…ecco il primo intoppo: ci sono solo 30 grammi di burro! E che ci facciamo???  E sono cominciate le sostituzioni, le idee e lo spignattamento…alla fine aggiungi quello, leva l’altro, magari si potrebbe mettere….e la cottura?? Ed eccole, sono venute così! Nessun programma iniziale, nessuno studio, nessuna idea ma un risultato profumato, saporito e decisamente settembrino!

Ovviamente partecipiamo al contest di Gattoghiotto e Malvarosa Edizioni!!

INGREDIENTI

Per 12 tartellettes monoporzione

Per la pasta frolla allo yogurt

  • 300 gr farina
  • 15 gr di burro
  • 65 gr di yogurt alla vaniglia
  • 2 uova
  • 50 gr di zucchero
  • pizzico di sale

Per il ripieno

  • 1 grappoletto di uva nera
  • 6 fichi
  • una noce di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 2 cucchiai di mandorle tritate
  • 5-6 cucchiai di crema di latte
  • marsala per sfumare

Abbiamo iniziato dalla pasta, che come al nostro solito non è mai una frolla normale! Abbiamo messo la farina, lo zucchero e il sale nel boccale dell’impastatrice. Poi abbiamo aggiunto il burro a temperatura ambiente, lo yogurt e le uova, una alla volta. Abbiamo impastato lo stretto necessario ad amalgamare il tutto e poi abbiamo messo la pasta in frigo a riposare avvolta nella pellicola.

Intanto abbiamo fatto il ripieno. Una volta lavato e sbucciato la frutta, abbiamo tagliato a pezzetti i fichi e a metà i chicchi d’uva levando i semini (non è fondamentale ma è decisamente meglio non ritrovarseli tra i denti!). Poi in una padella larga abbiamo fatto sciogliere il burro e messo a rosolare la frutta pochi minuti. Abbiamo sfumato con il marsala (o rum o altro a piacere) e poi aggiunto lo zucchero e la farina di mandorle. Abbiamo lasciato cuocere a fuoco vivo qualche istante e poi abbiamo aggiunto la panna giusto pochissimo prima di spegnere il fuoco.

Abbiamo ripreso la pasta dal frigo e l’abbiamo stesa sul piano infarinato fino ad ottenere uno spessore di 3-4 millimetri. Poi abbiamo tagliato dei dischi di pasta e li abbiamo messi dentro i pirottini di carta. Le formine riuscivano a tenere bene le tartellettes ma cmq prima di farcirli li abbiamo messi dentro le forme della teglia dei muffins e poi cotti sempre lì dentro, una sicurezza in più! Abbiamo messo il ripieno nelle tortine e le abbiamo infornate nel forno preriscaldato a 200° per 20 minuti circa. Per i primi 10 minuti le abbiamo lasciate in forno coperte con un foglio di carta stagnola, avevamo paura che il ripieno caramellasse troppo, e poi abbiamo finito la cottura scoprendo le tartellettes fino a doratura della pasta. Gli ultimi minuti abbiamo lasciato la teglia nella parte più bassa del forno per riuscire a cuocere bene il centro della pasta dato che il ripieno è molto succoso.

Esperimento riuscito…una delizia!!!