Apple pie

February 15, 2012 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, Torte

Non potete immaginare che fine settimana abbiamo passato…neve, ghiaccio e soprattutto il sito bloccato!!! Tutti i commenti che ci avete scritto nel weekend credo siano andati perduti e poi non potevamo aggiornare le ricette e neanche pubblicare qualcosa! Tutto questo da sabato fino a ieri pomeriggio!!! Insomma una tristezza infinita. Mi è davvero sembrato che mancasse qualcosa…ed era una cosa che in realtà non avevo mai considerato, probabilmente perchè non era mai successo. In effetti è una “presenza” quotidiana; tutti i giorni io e mia sorella parliamo di cosa cucinare, cosa pubblicare, cosa è già pronto, ci occupiamo di scrivere le ricette, mettere le foto, appuntare le idee, controllare i contest…ma non credevo che mi avrebbe fatto questo effetto! Vedevo che arrivavano i commenti ma non potevamo leggerli e non li leggeremo mai (chiediamo quindi scusa a chi ci ha scritto e non vedrà mai pubblicato il proprio commento). Insomma paura di perdere tutto questo! Ecco perchè quello che vedete in foto è davvero un comfort-food! ci siamo abbandonate alle coccole di una spettacolare torta di mele (dal libro di Martha Stewart) mangiata tiepida davanti al camino! Vi assicuriamo che fa sentire meglio! Un profumo unico e un sapore indescrivibile!

Con questa ricetta partecipiamo al contest di Buhbuhbutter “Happy 1st Birthday!

INGREDIENTI

Per la pasta brisé

  • 300 gr di farina
  • 200 gr di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1 cucchiaio di sale
  • 5-8 cucchiai di acqua ghiacciata

Per il ripieno

  • 1,3 kg di mele miste
  • 80 gr di zucchero
  • cannella qb
  • 25 gr di fecola di patate
  • scorza di un limone
  • il succo di 2 limoni

Per lucidare il dolce

  • un rosso d’uovo
  • 2 cucchiai di latte
  • zucchero qb

La pasta brisè è facile da preparare, l’unica accortezza è che sia preparata velocemente e che ci si regoli con l’acqua da aggiungere. Io la preparo sempre con l’impastatore, con il gancio K, si comincia mettendo farina, zucchero e sale nella ciotola insieme a tocchetti di burro ghiacciato, ho azionato la macchina finchè il burro non si è incorporato alla farina formando dei granuletti. A questo punto ho aggiunto l’acqua freddissima a cucchiaiate, si procede così finchè non si crea la pasta, a me sono serviti 8 cucchiai di acqua. In seguito ho coperto con pellicola e lasciato riposare in frigo per 3 ore. Se volete cimentarvi a mano per la pasta brisè, si procede sempre lavorando il burro con la farina, il sale e lo zucchero, si manipola delicatamente con la punta delle dita finchè non si creano i granuletti, non va lavorata troppo altrimenti si scalda troppo il burro e addio friabilità!!! In seguito si aggiunge l’acqua, sempre dosando la quantità a cucchiaiate e regolandosi.

Intanto ho affettato a cubettoni le mele, io ho usato un mix di mele che avevo nella fruttiera, se dovete comprarle per l’occasione scegliete le smith. Le ho raccolte in una ciotola e irrorate con il succo di limone, ho aggiunto la scorza del limone, lo zucchero, la cannella e la fecola ( quest’ultima è fondamentale per contenere il succo delle mele e del limone che altrimenti forerebbe la pasta, non omettetela quindi, ma potete usare un amido qualunque che avete a casa, amido di riso, di mais…).

Ho steso sottilmente la pasta e ho foderato una tortiera a cerniera di 26 cm, ho inserito le mele all’interno del disco e ho coperto con un’altro strato di pasta sottile, ho sigillato i bordi molto bene, arrotolandoli tra loro e schiacciando con una forchetta, ho fatto dei fori nella pasta per far uscire il vapore, con qualche avanzo di pasta ho fatto dei fiori e delle stelle decorative. Ho battuto il rosso d’uovo con due cucchiai di latte e ho spennellato la superficie del dolce, in ultimo ho seminato zucchero granulare sulla superficie, in abbondanza!!! Ho lasciato riposare la torta in frigo nel tempo che occorre al forno per scaldarsi, 20 minuti circa. Ho infornato in forno caldo a 200° per 45-50 minuti, ovvero finchè non è ben dorato e profumato, lasciar freddare molto bene prima di servire…accompagnato con gelato alla vaniglia questo dolce è la fine del mondo!!!!!

Il panettone tradizionale delle Sorelle Simili

December 7, 2011 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, Torte, pane, pasta madre

Finalmente l’ho fatto! Mi sono armata, ho preparato dosi, ciotole, impastatore..ho aperto le dispense, le magiche dispense di Margherita e Valeria, del loro bellissimo corso, e ho preso la potente pasta madre, la loro!!!Il mio compagno mi ha guardato con molto sospetto e direi anche un po’ di ansia, troppi arnesi, ha fiutato il delirio post panettone e la cucina da risistemare completamente!!! 3 giorni…3 giorni dedicati al panettone…vita in funzione di un panettone!

Questo è stato il mio primo tentativo…fortunatamente riuscito alla grande! Devo dire che il procedimento del panettone non è difficilissimo, è solo un po’ lungo! Ma la soddisfazione ripaga lo sforzo! Avendo tempi molto ristretti ho dovuto effettuare i rinfreschi di sera e di notte…i primi rinfreschi sono ravvicinati, ricordo ancora con terrore la sveglia delle 3 di notte…e il mio compagno che tuffandosi nel ciscino mi urla sei pazza!…il resto tutto liscio! Ma il profumo di Natale che svolazza per la casa no ha prezzo e metterei ancora mille sveglie per farlo!!!

Con questa ricetta partecipiamo al contest I love Mother yeast del blog La dolce vita

e anche al contest “il dolce di Natale” di Zucchero&Farina nella sezione dei dolci tradizionali

Primo rinfresco del primo giorno

  • 50 gr pasta madre
  • 50 gr acqua tiepida
  • 100 gr farina di forza

Ho fatto un rinfresco classico, mescolando gli ingredienti fino a formare una bella palla liscia, ho lasciato riposare per 3 ore o più a seconda della vivacità della  pasta madre.

Secondo rinfresco del primo giorno

dopo 3-4 ore dal primo

  • 100 gr di pasta del primo rinfresco
  • 100 gr di farina di forza
  • 50 gr di acqua tiepida

Ho fatto un secondo rinfresco e poi ho fatto la legatura, ovvero un procedimento che permette al lievito madre di rafforzarsi. Ho chiuso l’impasto in un pezzo di tela molto robusta infarinata leggermente, ho incartato l’impasto come una caramella e ho legato la tela stringendo molto bene. Poi ho messo il pacchetto in un contentore chiuso da un coperchio e ho lasciato lievitare per 8-10 ore. Ecco il salame dopo una notte.

Quando l’ho aperto, spesso capita che esploda da solo, ho trovato un involucro di pasta madre durissimo e all’interno un lievito molto potente, alveolato e profumatissimo, in questo modo potrà tirar su l’impasto del panettone che è abbastanza pesante. Devo anche dire che, se possedete una pasta madre vivace, poichè la rinfrescate di frequente, questo passaggio può non essere necessario.

Primo rinfresco del secondo giorno

  • 50 grammi di pasta madre presa dal cuore della legatura
  • 100gr di farina di forza
  • 50 gr di acqua tiepida

Ho impastato e lasciato riposare per le solite 3 ore.

Secondo rinfresco del secondo giorno

  • 100 gr di pasta madre del precedente rinfresco
  • 100 gr di farina di forza
  • 50 gr di acqua tiepida

Come un altro classico rinfresco, ho impastato e lasciato riposare per 3 ore.

Terzo rinfresco del secondo giorno

  • 100 gr di pasta madre del precedente rinfresco
  • 100 gr di farina di forza
  • 50 gr di acqua tiepida

Ultimo rinfresco, come al solito ho impastato e lasciato lievitare per 3 ore.

I° impasto del secondo giorno

  • 550 gr farina di forza
  • 130 gr zucchero
  • 140 gr burro morbido ( lasciato diverse ore a temperatura ambiente)
  • 250 gr acqua tiepida
  • 225 gr dell’ultimo rinfresco
  • 6 tuorli d’uovo

Ho battuto i tuorli con l’acqua tiepida, successivamente ho aggiunto lo zucchero e la farina. Ho battuto bene, circa per una decina di minuti aggiungendo all’impasto pezzi di lievito madre.

Ho aggiunto il burro all’impasto e ho battuto ancora per una decina di minuti. L’impasto risulta molto elastico e morbidissimo, è pazzesco il profumo che si diffonde nella cucina già a partire da questa prima lavorazione. Ho lavorato l’impasto a macchina, perchè lavorare la pasta con il burro a mano è molto difficile, risulta molto duro. Però una volta amalgamato ho passato l’impasto sulla spianatoia e lavorato abbondantemente a mano. A questo punto l’impasto deve riposare coperto per 10-12 ore, le prime due ore devono trascorrere in luogo tiepido, poi a temperatura ambiente. L’impasto deve aumentare di 3-4 volte.

II impasto del terzo giorno

  • 270 gr farina di manitoba
  • 140 gr burro morbido
  • 80 gr circa acqua tiepida
  • 25 gr latte in polvere (se non avete il latte in polvere potete sostituire la quantità di acqua con il latte tiepido)
  • 50 gr zucchero
  • 350 gr uvetta sultanina
  • 125 gr scorza di arancia candita a cubetti
  • 125 gr cedro candito a cubetti
  • 10 gr sale
  • 10 gr miele
  • 10 gr malto d’orzo
  • 6 tuorli d’uovo
  • 1 stecca di vaniglia ( i semini interni)
  • tutto il primo impasto

Ho cominciato amalgamando il latte in polvere con l’acqua, il miele, il malto, lo zucchero, il sale e la vaniglia. Ho aggiunto la farina e e ho mescolato bene, a questo punto ho cominciato ad aggiungere il primo impasto del panettone a pezzi e ho battuto bene tutto questo composto per 10 minuti a macchina  (15-20 minuti a mano). Ho aggiunto il burro a pezzi e ho continuato a battere l’impasto molto a lungo finchè non risulterà un impasto elastico. Ho aperto la pasta e aggiunto i canditi, ho impastato finchè non si sono amalgamati bene. Se non gradite il cedro e l’arancia potete ometterli dal vostro panettone e aggiungere l’uvetta, l’impasto risulterà molto meno dolce perchè sono i canditi a contribuire enormemente al livello di dolcezza del panettone, vi consiglio allora di aggiungere zucchero all’impasto.

Ho lasciato riposare per una ventina di minuti l’impasto. Si ottiene una pasta del peso di 2400 gr, in base alla capienza delle forme ho diviso l’impasto, io avevo 4 forme di carta da 500 gr e 4 formine di carta da 100 gr ciascuna; altrimenti si possono fare 3 forme grandi da 800 gr.

Trascorsi i 20 minuti ho diviso la pasta, l’ho pesata e, con le mani unte di burro,ho lavorato sempre nello stesso verso la pasta creando delle forme tonde che ho messo nelle forme di carta. Ho lasciato riposare i panettoni per 3-4 ore, finchè la pasta non ha raggiunto il margine dello stampo, poi finalmente ho infornato per  25-30 minuti a 180°, questo è il tempo suggerito dalle Simili, a me è servito un po’ più di tempo, circa 40 minuti, comunque vale la prova stecchino.

Una volta sfornati ho fatto raffreddare il panettone ponendolo a testa in giù, ho infilato 2 stecchini nella base del panettone per lasciarlo sospeso tra 2 pentole. Questo procedimento serve a far uscire l’umidità dalla base che altrimenti risulterebbe molliccio. Risultato eccezionale!

Treccia di grano duro

November 25, 2011 in Cucina vegana, Cucina vegetariana, Preparazioni base, pane

Questo pane è veloce da preparare e il risultato è soffice e profumato. Un pane bello da guardare e da preparare! Per questa ricetta devo ringraziare il blog di cameron che ci ispira sempre con ricette interessanti!

INGREDIENTI

  • 400 gr di farina di grano duro
  • 100 gr di farina 0
  • 1 cucchiaio di malto d’orzo o miele
  • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 2 cucchiaini di sale
  • 20 gr di lievito di birra
  • 250 gr di acqua tiepida

Ho sciolto il lievito nell’acqua e ho impastato tutti gli ingredienti insieme amalgamandoli bene, in ultimo ho aggiunto il sale. Ho formato una palla e lasciato lievitare per 30 minuti. Più semplice di così è impossibile!
Ho diviso l’impasto in 3 parti di pari peso, circo 250 gr a pezzo, ho formato 3 lunghi filoncini della stessa lunghezza e ho fatto la treccia.

L’ho posizionata nella teglia sulla carta forno, ho unto la superficie di olio e l’ho lasciato lievitare fino al raddoppio, circa 45 minuti.
Ho infornato a 220° per 10 minuti e poi ho abbassato il forno a 200° finchè il pane non è ben dorato.

Panini all’aneto

November 1, 2011 in Cucina vegetariana, Preparazioni base, Spezie, pane

Giornata di festa per noi vuol dire giornata di pane…e poi quando papà torna a casa con un fondo di speck da tagliare a mano come si può rimanere senza un panino morbido e profumato??? Buona e facile, questa ricetta la consiglio vivamente a tutti! Io ho aromatizzato i panini all’aneto, ma sono ottimi anche con rosmarino, basilico, olive, cumino…a piacere! Quindi direi che il pranzo è assicurato: panini all’aneto, speck, un pezzetto di formaggio di Moliterno e (perchè no?) anche un bicchiere di buon vino rosso!!!

Con questa ricetta partecipiamo al contest di Pentole di cristallo.

INGREDIENTI

  • 500 gr di farina 0
  • 25 gr di burro
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 250 ml di latte tiepido
  • 5 gr di miele o malto
  • 1 e 1 / 2 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaio di aneto tritato

Impasto a mano.

paniniAneto1

Ho formato una fontana con la farina. Intanto da parte ho stiepidito il latte e ci ho sciolto dentro il lievito e il malto. Ho rimestato con una forchetta la farina versando lentamente il liquido finchè non si  incorpora bene, ho proseguito l’impasto a mano. Ho aggiunto il burro a temperatura ambiente e ho continuato a lavorare la pasta, ho allargato l’impasto e aggiunto l’aneto e il sale, ho lavorato energicamente finchè non è distribuito bene. La pasta deve risultare liscia ed elastica, ho formato una palla e l’ho lasciata lievitare in una ciotola fino al raddoppio, circa 1 ora.

paniniAneto3

Impasto a macchina.

Versare la farina nel secchio dell’impastatore e battere con il gancio versando a filo il latte tiepido nel quale è stato sciolto il lievito e il malto, aggiungere il burro a temperatura ambiente. Lasciar lavorare l’impasto per diversi minuti, infine aggiungere aneto e sale finchè non sono amalgamati bene all’impasto. Formare una palla con l’impasto e lasciar livitare per circa 1 ora.

Formare i panini.

paniniAneto

Con la quantità di impasto sono riuscita a fare 17 panini da circa 50gr l’uno, ovviamente non è necessario essere pignoli come me e pesarli uno ad uno!! Se volete mettere la treccia di decorazione su ogni panino tenete da parte 100 gr d’impasto e formate dei lunghi serpentelli sottili, formate la treccia e ponetela sui panini. I panini formati devono lievitare una mezzora finchè non raddoppiano. Li ho spennellati con l’olio e cotti in forno a 200° per circa 30 minuti fino a doratura. La crosta è croccante, l’interno tenero e profumato, veramente goduriosi!

Mono-profiterol bianco

October 28, 2011 in Cioccolato, Cucina vegetariana, Dolci al cucchiaio, Frutta fresca e secca, Piccola pasticceria, Preparazioni base

Ecco qui di nuovo all’ultimo minuto la ricetta per l’MT Challenge…con la differenza che questo mese non pensavamo davvero che alla fine ci saremmo riuscite! E’ stato un periodo davvero incredibilmente pieno di cose da fare e di imprevisti e poi il contest che abbiamo indetto ci ha preso molto…ma alla fine eccoci qui! E come si fa a non partecipare all’Mt??! E’ un appuntamento fisso e aspettiamo sempre con ancia i risultati ma soprattuto la ricetta del mese successivo!!

Questo è stato il mese dei profiteroles e noi abbiamo fedelmente seguito la ricetta di Stefania di Profumi&Sapori (come riportata di seguito) e poi abbiamo fatto una farcia morbida profumata al caffé e nocciole con una glassa al cioccolato bianco impreziosito dai croccanti chicchi di caffé ricoperti di cioccolato e nocciole intere! Uno tira l’altro!!! Provare per credere!

INGREDIENTI

Per 12 bignè

  • 37 ml di acqua*
  • 5 ml di latte
  • 33 gr di burro
  • 35 gr di farina
  • 1 uovo
  • Un pizzico di sale

Per la farcitura

  • 200 gr panna montata
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 100 gr di nocciole
  • mezza tazzina di caffè

Per la glassa

  • 150 gr di cioccolato bianco
  • 25 gr di burro

Per la decorazione

  • chicchi di caffè ricoperti di cioccolato fondente
  • nocciole intere

Per i bigné di Stefania versare l’acqua, il sale e il latte in un pentolino, aggiungere il burro tagliato a pezzetti e accendere il fuoco. Portare a bollore. E’ necessario prestare attenzione a questa prima fase: è bene che il burro si sciolga lentamente e che l’acqua si riscaldi gradualmente, tenendo quindi il fuoco basso. Se l’acqua inizierà a bollire prima che il burro sia completamente sciolto, evaporando, andrà ad alterare l’equilibrio della ricetta.
Quando il burro sarà sciolto e l’acqua bollirà, aggiungere la farina tutta in una volta e mescolare con un cucchiaio di legno. Far cuocere sul fuoco fino a quando il composto non si sarà asciugato un po’ e avrà formato sul fondo del pentolino una patina biancastra. Con questa dose, molto carica di grasso, non otterrete un impasto troppo sodo e farete fatica ad asciugarlo. Rimarrà piuttosto morbido, non esagerate con la cottura. Toglietelo dal fuoco quando inizierete a sentire un intenso profumo di burro cotto.
A questo punto trasferire tutto in una ciotola. E’ necessario fare freddare l’impasto continuando a maneggiarlo: questa operazione può essere fatta a mano (attenzione a non bruciarvi), o con un frullino elettrico. Meglio ancora in planetaria. Azionate quindi le fruste e fatele andare per un minuto. Aggiungete le uova intere, una alla volta (in questo caso, visto che la dose è di 1 uovo, consiglio di sbatterlo con la forchetta e di inserirlo in 2-3 riprese). Non aggiungete il secondo se il primo non è stato completamente assorbito. Al termine dell’inserimento delle uova, dovrete ottenere una pasta dalla consistenza simile a quella della crema pasticcera.
Trasferite tutto in una sacca da pasticceria con bocchetta tonda liscia da 8-10 mm e modellate i vostri bignè su una teglia imburrata. Se non avete o non sapete usare la sacca da pasticceria, potete modellare i vostri bignè con due cucchiaini. “Schiacciate” la punta che inevitabilmente si formerà con il dito leggermente bagnato di acqua.
Non usate carta forno, rischiereste di non far gonfiare bene il bignè: meglio imburrare bene una teglia antiaderente. Ecco come risultano due diversi bignè cotti con o senza carta forno. Vedete che il primo, quello alla vostra sinistra, è piatto, non si è gonfiato, perchè la carta forno su cui era poggiato non ha distribuito uniformemente il calore. Quello a destra, invece, è un bignè ben riuscito, gonfio e aerato, con la base compatta e liscia.
Adesso la cottura: ognuno conosce il forno di casa sua, per cui dovrà regolarsi di conseguenza. In linea generale, un bignè “pesante”, ossia ricco di farina e povero di burro, dovrebbe cuocere  ad una temperatura di 180°.
Se si sceglie una ricetta con pari peso di burro e farina, si userà un forno a 200°.
Per una ricetta “leggera”, cioè povera di farina e ricca di burro, sarà necessaria una temperatura di 220°. Se usate forno ventilato, abbassate di 10° la temperatura indicata.
Il forno deve rimanere chiuso per i primi 12 minuti, finchè cioè il bignè non si sarà gonfiato e avrà iniziato a colorirsi. La cottura va terminata con valvola aperta. Per tutti i comuni mortali che non dispongono (me compresa) di forni con valvole da aprire e chiudere a nostro piacimento, sarà sufficiente aprire appena la porta e tenerla socchiusa (ma proprio poco, eh!) aiutandosi con il manico di un cucchiaio. La cottura va completata per altri 20-25 minuti. Non fatevi ingannare dall’odore di cotto che sentirete quasi da subito: è l’odore del burro usato per la teglia. Non aprite il forno finchè i vostri bignè non avranno completato la loro cottura e non saranno ben coloriti.

Una volta pronti i bigné e freddi ho preparato la farcia montando a neve ferma la panna con lo zucchero. Poi ho unito il caffè alle nocciole tritate fini e ho unito i due composti senza smontare la panna. Ho farcito i bigné con una sac a poche e li ho messi su una gratella. Per la glassa ho messo il cioccolato e il burro in un pentolino a bagno maria e ho lasciato sciogliere il tutto. Una volta tiepida ho glassato i bigné e li ho decorati con le nocciole e i chicchi di caffé.