Brioche suisse, ovvero la coccola del lunedì mattina!

June 19, 2014 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, pane

Non c’è niente di meglio che svegliarsi con l’idea di dover mettere qualcosa in forno… uscire dalla doccia con l’odore di questo fantastico impasto in giro per tutta casa… e fare colazione con una deliziosa brioche appena sfornata! Devo dire che iniziare la settimana con un lunedì mattina così dolce è davvero tutta altra questione!

Ho fatto l’impasto la domenica sera, ho lasciato le trecce già formate in frigo tutta la notte e poi ho infornato lunedì mattina. Una colazione stellare… un profumo delizioso, un ripieno dolce e a scelta tra la marmellata di lamponi e mele e uvetta. Girellando tra i blog di cucina ho trovato la ricetta della Brioche Suisse sul sito di Paoletta di Anice&Cannella, in versione di girelle monoporzione con la crema. Ovviamente era garantita l’ottima riuscita e non ho saputo resistere!!

Se riuscite a non finirla ancora calda, si mantiene più giorni.

INGREDIENTI

  • 280 gr manitoba
  • 140 gr farina 00
  • 60 gr di zucchero
  • 35 gr di latte
  • 15 gr di lievito di birra fresco
  • 5 uova
  • 240 gr di burro morbido
  • 7 gr di sale
  • vaniglia

Per farcire

  • marmellata di lamponi (o altra a piacere)
  • una mela
  • 3 cucchiai di zucchero
  • una manciata di uva passa
  • cannella

Per spennellare

  • poco latte
Ho sciolto il lievito nel latte tiepido e poi ho aggiunto 35 gr di farina. Ho coperto con una tela la ciotola e ho lasciato lievitare il poolish per circa un’ora.
Ho versato il poolish nella ciotola dell’impastatore insieme a poca farina e ho cominciato ad impastare con il gancio a foglia. Ho aggiunto un uovo, ho lasciato lavorare fino ad assorbimento, poi una piccola parte di zucchero e poco dopo qualche cucchiaio di farina.
Ho continuato ad alternare uovo, zucchero e farina fino ad aggiungere tutti gli ingredienti meno un’ultima dose di farina.
Ho lasciato lavorare per qualche minuto e poi ho aggiunto il sale e la vaniglia.
A questo punto ho aggiunto poco alla volta il burro, morbido e tagliato a pezzetti. Ho lasciato impastare per quasi 30 minuti, fino a completo assorbimento del burro, la pasta risultava ben incordata, liscia, elastica e staccata dalle pareti della ciotola. Ho aggiunto l’ultima parte di farina e lavorato ancora pochi minuti sempre con l’impastatrice, ma con il gancio. Ho coperto la ciotola con la pellicola e ho lasciato lievitare per un’ora.
Passato il tempo di lievitazione, ho rovesciato l’impasto sul piano di lavoro, ho fatto le pieghe e l’ho chiuso nella pellicola trasparente. Poi ho fatto riposare la pasta in frigo per poco più di un’ora. Intanto ho preparato il ripieno alle mele del panbrioche. Ho lavato, sbucciato e tagliato la mela in pezzetti molto piccoli, ho aggiunto lo zucchero, la cannella e l’uvetta ammollata in acqua fredda per dieci minuti. L’ho fatto con anticipo per lasciar marinare tutto insieme.
Ho tolto la pasta dal frigo e l’ho messa sul piano di lavoro. Ho diviso la pasta in due panetti da circa 500 gr. Ho steso i panetti in due rettangoli di circa 40×25 cm. Al centro del primo rettangolo ho messo la marmellata di lamponi, nel secondo il composto di mele. Con una rotella liscia ho praticato dei tagli orizzontali a circa un centimetro, un centimetro e mezzo, sia a destra che a sinistra del ripieno. Poi ho ripiegato tutte le strisce sul ripieno intrecciandole tra loro. Le foto dei passaggi si possono vedere in questa ricetta, la treccia alla panna acida e lemon curd.
Ho messo le due treccie di brioche suisse su una teglia foderata di carta forno. A questo punto si dovrebbe lasciar lievitare per un’ora e mezza e poi cuocere in forno per 20 minuti a 180°. Ma io volevo sfornarlo per la colazione del giorno dopo, quindi ho chiuso la teglia con della pellicola trasparente, senza stringere troppo, deve essere morbida e possibilmente non a contatto, e ho lasciato la teglia in frigorifero per tutta la notte.
La mattina dopo ho preso la teglia dal frigo, ho tolto la pellicola, spennellato la superficie con il latte e ho messo in forno spento. Ho subito acceso il forno, a 180° statico e non ho più aperto lo sportello. Mentre il forno arriva a temperatura, il panbrioche riprende la temperatura corretta e continua a crescere. Credo che la cottura in questo caso dipenda molto dal forno, il mio ha impiegato 30 minuti. Le trecce devono risultare belle dorate.
Una colazione spettacolare per iniziare bene la settimana!! Mangiata appena sfornata è davvero sublime…

Risotto revival alle fragole

April 3, 2014 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, primi, riso

Per me e mia sorella questo risotto è un profumo d’infanzia! Mi ricordo mamma tra i fornelli per le grandi occasioni, librone aperto e desiderio di stupire…. per le cene tutti insieme, per i compleanni!! E stupiva davvero, colore, presentazione e profumi, persino la mia adorata nonnina…tradizionale e forse rigida nell’alimentazione, si lasciava convincere ad addentare il riso! Io e mia sorella gongolavamo all’idea di mangiare un piatto rosa…e senza quel fastidioso prezzemolo di decorazione che non ci andava mai giù…e ogni volta che giocavamo con le pentoline e preparavamo un sontuoso banchetto non ci facevamo mai mancare chicchi di riso crudo e cuoricini di pongo fuxia per rendere onore alla cucina della mamma….e forse ancora lo facciamo con questo blog!

Insomma i nostri must dell’infanzia sono il risotto alle fragole, la quiche lorraine e la crostata di frutta… i cavalli di battaglia della mamma, quelli più gettonati! Era da parecchio che non lo cucinava per noi…forse dalla fine degli anni 80, devo dire che è anche più buono di quello che la memoria mi suggeriva! Sarà che questa volta l’abbiamo fatto tutte e tre insieme… anzi tutte e quattro, anche la più piccolina ha molto gradito…e che soddisfazione osservare la mia cucciola che assaggia e che forse si avvia ad aprire una nuova generazione di cuoche!!!

INGREDIENTI

  • 500 gr di riso
  • 1 cipolla dorata
  • 2 bicchieri di vino bianco
  • 250 gr crema di latte
  • 150 gr di fragole fresche
  • brodo vegetale
  • olio evo
  • sale
  • pepe

Abbiamo tagliato la cipolla in dadini piccoli e l’abbiamo fatta dorare in padella con un filo d’olio. Abbiamo sfumato con un bicchiere di vino bianco e  lasciato appassire dolcemente. Abbiamo aggiunto il riso e l’abbiamo fatto tostare pochi minuti, poi abbiamo aggiunto il resto del vino e mescolando abbiamo aspettato che evaporasse. A questo punto abbiamo cominciato ad aggiungere il brodo vegetale bollente e abbiamo portato il riso a cottura. Intanto abbiamo lavato le fragole e le abbiamo divise in quattro parti. Un minuto prima di spegnere il fuoco abbiamo regolato di sale e pepe e abbiamo aggiunto la crema di latte per farle prendere un po’ di calore. Abbiamo spento il fuoco, abbiamo lasciato riposare due minuti e abbiamo aggiunto le fragole, lasciandone qualcuna per le guarnizioni. Attenzione!!! Girare con delicatezza o diventa tutto rosa!!!

Servire subito con il resto delle fragole. Mamma non ha mai aggiunto il parmigiano grattugiato e a noi piace così… forse anche la variante con qualche formaggio particolare potrebbe essere interessante da provare!!!

Crostata al limone e benvenuta primavera!

March 20, 2014 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Torte

Domenica la primavera sembrava essere già arrivata anticipando di qualche giorno. Si stava benissimo in giardino e noi abbiamo inaugurato la stagione dei pranzi della domenica all’aperto!
Ovviamente dopo aver lavorato in giardino per preparare il terreno per l’orto, la fame si era fatta sentire un po’ per tutti. Pollo al forno con le patate e perchè non anche un dolcetto. Mi sono messa a sfogliare i miei amati libri insieme alla nostra piccola Alice. Abbiamo guardato tantissime torte e alla fine io ne ho selezionate due: una al cocco, l’altra al limone… “imone” è stato l’insindacabile verdetto e quindi ecco la ricetta di una crostata al limone formidabile. Semplice e veloce da fare; una ciotola, le fruste elettriche e una teglia è tutto ciò che c’è da lavare e soprattutto buonissima! Noi l’abbiamo mangiata appena uscita dal forno (anche se sospetto che fredda sia davvero deliziosa), tagliando le fette ancora dalla teglia bollente e non è avanzata neanche per la merenda!!!!

INGREDIENTI

Per la base

  • 200 gr di farina
  • 100 gr zucchero semolato
  • 100 gr burro
  • 3 tuorli
  • 1 limone non trattato
  • un pizzico di sale
  • burro e farina per lo stampo

Per la farcia al limone

  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero
  • 150 gr di burro
  • 2 limoni non trattati

Per la base ho creato una fontana sul piano di lavoro con la farina e lo zucchero. Al centro ho messo la scorza grattugiata del limone, un pizzico di sale, il burro morbido a pezzetti e i tuorli. Ho impastato velocemente con la punta delle dita per sciogliere il burro e creare tante briciole. Poi ho velocemente ammassato tutto formando una palla. Attenzione questa è una pasta che non va lavorata, il burro non deve mai sciogliersi o scaldarsi troppo. Ho avvolto la palla ottenuta nella pellicola trasparente e l’ho fatta riposare in frigo per 30 minuti.

Ho imburrato e infarinato uno stampo da 24 cm, ho tolto la pasta dal frigo, l’ho stesa con il mattarello e ho foderato lo stampo lasciando i bordi alti. Con una forchetta ho pareggiato tutto il bordo alto e ho fatto dei buchi per evitare che la pasta si gonfi. Ho cotto la pasta per 10 minuti in forno già caldo a 180°, intanto ho preparato la farcia al limone.

Ho messo in una ciotola le uova, lo zucchero e la scorza dei due limoni e ho montato bene con le fruste elettriche. Poi ho aggiunto il succo di un solo limone, il burro fuso e lasciato raffreddare, e ho continuato a battere con le fruste fino ad ottener un composto liscio.

Ho tolto lo stampo dal forno, ho versato la crema e ho continuato la cottura in forno per altri 30 minuti. La crema deve risultare compatta e si può controllare la cottura con uno stecchino.

Se riuscite a non finirla prima… lasciate freddare la torta, toglietela dallo stampo e a piacere si può decorare con della glassa o dello zucchero a velo.

Sale aromatizzato al limone e rosmarino

March 7, 2014 in Condimenti, Conserve, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Spezie

Regali creativi e sempre graditi, a km 0 come va di moda, infatti limoni e rosmarino sono del nostro orticello! Da qualche anno io e kya abbiamo adottato questa filosofia per i regali di natale…l’anno scorso il preparato per pancake…quest’anno il sale aromatico, il prossimo anno…non lo posso dire..sennò che sorpresa sarebbe per i nostri amici!

Voi, che idee brillanti avete per fare un regalo?

INGREDIENTI

  • 1 kg di sale grosso
  • 10 rametti di rosmarino
  • la scorza di 1 limone bio

Abbiamo lavato il rosmarino e il limone, la cosa migliore sarebbe farlo il giorno prima, in modo che sia perfettamente asciutto; con un pelapatate abbiamo tolto la scorza al limone e abbiamo lasciato asciugare nuovamente.

Con un mixer abbiamo frullato insieme il sale, gli aghi del rosmarino e la buccia del limone. Il composto ottenuto l’abbiamo adagiato su una grande teglia con del panno casa ad asciugare nuovamente.

Per fare questa operazione ci sono due modalità, o lasciare il sale  temperatura ambiente per un giorno o farlo essiccare in forno per un minuto a 100 gradi, deve perdere l’umidità in modo che non si creino grumi e si conservi al meglio.

In ultimo abbiamo invasato e regalato agli amici!

Ravioli della domenica – ricotta e limone

February 19, 2014 in Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base, Spezie, primi

Sabato sono andata con mia sorella in fattoria per comprare frutta e verdura e mi sono illuminata… delle splendide ricotte freschissime che non potevano essere ignorate! Più guardavo la ricotta nel suo bel cestino e più vedevo dei gustosi ravioli! E’ inutile dire che la ricotta è venuta a casa con me! Una ricotta di pecora buonissima che è stato molto difficile non finirla tutta spalmata sul pane!

Domenica mattina ho aperto gli occhi e, ancora prima di mettere gli occhiali sul naso, sono corsa a prendere il libro giusto dalla mia sezione cucina della libreria! Ovviamente parlo di “Sfida al mattarello” delle fantastiche Margherita e Valeria Simili! Sono stata rigorosa nel seguire tutti i preziosi segreti della sfoglia bolognese, minuziosamente spiegati dalle due sorelle. Per il ripieno avevo già in mente che insieme alla ricotta avrebbero trovato uno spazietto anche i nostri bei limoni del giardino! Un risultato davvero goloso e profumato!

Devo ringraziare la mamma per l’aiuto pratico e anche chi ha fatto le foto in attesa di poter mangiare!!!

INGREDIENTI

Per la sfoglia

  • 4 uova
  • 440  gr farina 0

Per il ripieno

  • 400 gr di ricotta di pecora
  • 1 uovo
  • 80 gr parmigiano grattugiato
  • 1 limone
  • prezzemolo
  • sale
  • pepe
  • noce moscata

Ho setacciato la farina e ho fatto una fontana sul piano di lavoro. Ho rotto le uova, una alla volta, e le ho messe al centro della fontana. Ho cominciato a battere le uova con una forchetta, e poi ho incorporato un po’ di farina per evitare che vadano a spasso per il piano. Poi ho ricoperto con il resto della farina utilizzando una spatola e ho ammassato tutto il composto. Ho rovesciato una ciotola sull’impasto e mi sono lavata le mani (è importantissimo: non lasciare all’aria l’impasto, altrimenti farebbe la crosta, e lavarsi le mani e pulire il tagliere perchè le bricioline secche bucherebbero la sfoglia). Con le mani pulite ho cominciato a lavorare l’impasto fino a che non è diventato liscio al tatto. Non bisogna lavorare mai troppo a lungo l’impasto altrimenti la pasta risulterebbe troppo liscia. Ho creato una bella pallina liscia da un lato e con i bordi ripiegati dall’altro e l’ho messa di nuovo a riposare dentro la ciotola coperta con un piatto. L’impasto deve riposare almeno 20 minuti.

Durante il tempo del riposo ho preparato la farcia dei ravioli. Ho messo la ricotta ben sgocciolata dentro una ciotola e l’ho lavorata con una fusta per renderla liscia e omogenea. Ho aggiunto il sale, il pepe, la noce moscata, l’uovo e il parmigiano e ho rimestato ancora. Ho lavato e asciugato un mazzettino di prezzemolo, poi l’ho tritato bene a coltello e l’ho incorporato. Per ultimo ho aggiunto la scorza del limone. I limoni del nostro giardino sono profumatissimi e con un sapore ben deciso, quindi normalmente dimezzo le dosi indicate dalle ricette e mi trovo bene. In questo caso, senza ricetta, ho utilizzato la scorza di mezzo limone, senza grattare il bianco, e si sentiva il giusto. Ho lasciato riposare l’impasto di ricotta in frigo e ho iniziato a stendere la sfoglia.

Dal momento in cui comincio a stendere la sfoglia, fino a quando li tuffo in pentola non metto per nessuna ragione al mondo altra farina. La pasta ormai non assorbe più farina, quindi tutta quella che si aggiunge rimane in superficie e rende solo scivoloso il raviolo nel piatto ultimato.

Armata del mio bel tagliere e del mattarello ereditato dalla nonna, ho iniziato a stendere la sfoglia facendo attenzione a non smagliarla con troppa violenza, a lavorarla usando dal palmo alla punta delle dita sul mattarello e con movimenti verso l’esterno e non schiacciando verso il tagliere. Io sposto spesso la sfoglia sul tagliere in modo da ottenere un velo omogeneo, quanto più è possibile. Non tiro mai troppo sottile la sfoglia per i ravioli, in modo che supporti il peso e l’umidità del ripieno.

Arrivati a questo punto sono venuti in aiuto la mamma armata di forchetta per chiudere i ravioli e Andrea per fare le foto…

Ho messo il ripieno in una sac à poche e tagliato la punta abbastanza larga. Con il coltello ho tagliato delle strisce di sfoglia di circa 6 centimetri di larghezza e con la sac à poche ho creato delle palline di ripieno a circa 2 centimetri l’una dall’altra e a 1 centimetro dal bordo superiore. Arrivata alla fine della striscia ho ripiegato la pasta sul ripieno facendo uscire per bene tutta l’aria intorno alla ricotta. Con il coltello ho separato tutti i ravioli e poi mamma li ha chiusi uno per uno con la forchetta mentre io andavo avanti a fare gli altri! Che squadra!!!

Appena finito di chiudere gli ultimi ravioli li abbiamo direttamente tuffati in acqua bollente salata. Li abbiamo lasciati cuocere circa 2 o 3 minuti da quando sono risaliti a galla.

Noi li abbiamo conditi con un sughetto leggero fatto con le nostre passate di pomodoro aromatizzato con qualche fogliolina di salvia e ultimati con un filo di olio a crudo e parmigiano grattugiato.

Deliziosi!