Bretzel

September 5, 2011 in Cucina vegana, Cucina vegetariana, pane

Eccoci qui, tornati in città e anche a lavoro!! Parlavo con una mia amica poco fa e giustamente mi diceva che oggi è un po’ come il primo gennaio…dopo le feste si ricomincia con la vita di tutti i giorni e si fanno buoni propositi per il nuovo anno. Mi sono trovata pienamente d’accordo quindi direi felice anno nuovo a tutti!!!!

Il problema è che il dolce ricordo delle vacanze è ancora troppo fresco per avere veramente la testa a lavoro!!! Come vi avevo già accennato io sono stata a Vienna e a Berlino, due città bellissime, diversissime e tutte da scoprire! Per non parlare del livello gastronomico della vacanza!!! Dire che abbiamo mangiato bene sarebbe poco e ovunque mi sarebbe piaciuto addentrarmi nelle cucine e scoprire i segreti del gulash, degli spezzatini, delle salsine, delle polpette, dei wurst…per non parlare di Sacher Torte e strudel di mele!!!! Insomma abbiamo assaggiato tutto ciò che potevamo, comprese le birre più disparate!!

Qualche giorno fa, in piena nostalgia da vacanza, mia sorella si è presentata con un bel libro sul pane e lì abbiamo trovato la ricetta di queste Bretzel…mi sono illuminata!! Eccolo lì un pezzetto saporito delle mie vacanze, e come potevamo non provare a farle sfidando le torride temperature e accendendo il forno?? Sono profumate e fraganti con il sale che si scioglie in bocca insomma un ottimo aperitivo e ci hanno riportato in Germania (almeno per un po’).

Gli ultimi giorni delle vacanze li ho passati a Gragnano (paradiso della pasta) e a preparare la mega festa per il compleanno di mia sorella…ma quelli sono tutti altri post!!!!

INGREDIENTI

  • 600 gr di farino 0
  • 375 ml di acqua tiepida
  • 40 gr di lievito di birra
  • 3 cucchiai di bicarbonato di sodio
  • burro per lo stampo o carta forno
  • 1 cucchiaio e mezzo di sale fino
  • sale grosso

Ho sciolto il lievito sbriciolato in 125 ml d’acqua tiepida e poi l’ho impastato con un pochino della farina richiesta. Ho lasciato riposare questo lievitino per 15 minuti e poi ho incorporato il resto della farina, 250 ml d’acqua tiepida e il sale fino. Ho impastato bene fino ad ottenere un composto liscio ed elastico che ho messo a lievitare coperto per un’ora. Trascorsa l’ora di riposo ho ripreso il panetto e l’ho lavorato di nuovo dividendolo poi in 12 parti uguali. Con ognuno dei panetti ho formato un cordoncino lungo circa 50 cm. Per creare la classica forma delle Bretzel ho incrociato il cordoncino per formare un occhiello e poi ho ripiegato verso l’interno le estremità libere.

Intanto ho portato ad ebollizione una pentola con 5 dl di acqua e il bicarbonato e poi ho abbassato la fiamma per lasciar solo sobbollire l’acqua. Ho immerso le Bretzel, due o tre alla volta, per circa 30 secondi, fino a che non si sono gonfiate  e poi le ho scolate e trasferite su una placca da forno imburrata. Ho cosparso i panini di sale grosso e ho infornato per 20-25 minuti in forno preriscaldato a 220°. Devono essere belle dorate!

Pomodori con il riso di mamma

July 11, 2011 in Buffet, Contorni, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Preparazioni base, Spezie, primi, riso

Oh…le ricette della mamma…che capacità speciale hanno di rallegrare una giornata storta..di migliorare il mio umore! Dire che sto al capolinea è un misero eufenismo… Mi addormento ovunque con catastrofica capoccia che mi cade e pubblico della metropolitana che ride; mi cade a terra qualunque cosa, l’ultimo record risale a ieri sera ( prima dei pomodori con il riso! ) in cui mi è rovinosamente crollato a terra il cellulare per 3 volte..di seguito!!..sono stata in grado di versare la zuppa nel piatto piano e, nel tentativo di ripulire il disastro, ho rovesciato il formaggio grattuggiato per terra… che altro aggiungere oltre che le vacanze sono ancora lontane..per fortuna esistono i classici piatti conforto..che dedico a tutti voi e al contest di Imma!

E a voi…con quale cibo vi confortano i vostri cari???

INGREDIENTI

  • pomodori da riso
  • un cucchiaio e mezzo di riso per ogni pomodoro
  • basilico
  • prezzemolo
  • erbette miste ( maggiorana, timo, menta )
  • uno spicchio d’aglio tritato
  • olio
  • sale
  • pepe
  • patate
  • un bicchiere di vino bianco

Si comincia tagliando il cappello del pomodoro e mettendolo da parte. Con molta attenzione si svuota la polpa del pomodoro senza bucarne la buccia, deve rimanere uno strato sufficiente di polpa che gli consenta di restare in piedi! Abbiamo sminuzzato al coltello la polpa del pomodoro, nel nostro caso era molto morbida, quindi è stato facile, altrimenti è possibile passarla al passaverdura e raccogliere il succo in una ciotola capiente. All’interno della polpa del pomodoro abbiamo versato il riso, le erbette aromatiche tritate ( il basilico è essenziale e si può abbondare ), l’aglio e una generosa manciata di sale e pepe. Abbiamo lasciato insaporire per 30 minuti circa. Intanto abbiamo tolto la buccia alle patate e le abbiamo tagliate a piccoli pezzetti. Abbiamo messo l’olio in una teglia da forno e abbiamo adagiato il pomodori all’interno, li abbiamo riempiti del composto di riso, abbiamo versato le patate nella teglia e infornato a 180°, la cottura totale è di 1 ora, dopo i primi 20 minuti abbiamo versato il vino nella teglia, successivamente abbiamo, di tanto in tanto, bagnato i pomodori con il liquido del fondo della teglia, in modo che non si secchino e che il riso cuocia bene. Qualcosa di divinooo!

La mia marmellata di fragole

June 15, 2011 in Conserve, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Frutta fresca e secca, Preparazioni base

Fare la marmellata in casa è una soddisfazione incredibile, la casa profuma di frutta e ti viene voglia di cose semplici, pane, marmellata e latte caldo , poi perchè no un bel film sotto le coperte!!! Adesso che è il periodo della frutta più succosa, non lasciatela marcire nel frigo, bastano  frutta e zucchero per mangiare qualcosa di genuino tutte le mattine.

Per ogni kg di frutta bisogna mette tra 500 gr di zucchero, questa è la proporzione base per la marmellata, io utilizzo un maggiore quantitativo per garantire una buona conservazione e perchè mi piace dolce dolce!!!! Questa che segue è la mia versione della marmellata di fragole.

INGREDIENTI

  • 1,6 kg di fragole
  • 2 mele
  • 1 kg di zucchero
  • il succo di un limone
  • 2 cucchiai di liquore

Ho lavato e pulito la frutta, l’ho versata in un pentolone antiaderente con lo zucchero, il limone e il liquore, ho scelto un liquore agli agrumi.Ho alzato la fiamma fino al raggiungimento del bollore, poi l’ho abbassata e ho lasciato sobbollire per 2 ore mescolando di tanto in tanto. Su bordo della pentola lo zucchero caramellerà più facilmente, bisogna fare attenzione che non bruci altrimenti la marmellata si rovinerà.

Appena la frutta si è ammorbidita ho frullato con il mixer a immersione e ho proseguito la cottura fino a che la marmellata non risulta addensata. Per verificare se la marmellata è cotta esistono vari metodi, io metto un piatto per 10 minuti nel congelatore, metto una goccia di marmellata sul piatto freddo, se la consistenza è giusta inclinando il piatto la goccia scende lentamente, vuol dire che si è rappresa al punto giusto, se la goccia scivola velocemente la marmellata deve ancora cuocere.

Non è veramente facile?

Grissini tortili curcuma ed erbette

June 9, 2011 in Antipasti, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Spezie, pane

Il titolo del post è sempre un dilemma tra sorelle, una è più logorroica, una è più metafisica, una è più basic e l’altra è più dettagliata, come lo chiamiamo questo grissino? Spesso, a fine telefonata, facciamo a gara a chi dice per ultima ” vabbè posta tu metti il titolo..tu tu tu!” Un momento sensazionale nella vita tra sorelle…se poi questa situazione è sovrapponibile ad altri vari momenti della vita, ” Dove ci vediamo?  Che cuciniamo?…..” La fine è sempre la stessa, vince chi prima attacca il telefono…tu tu tu! Questo titolo l’abbiamo deciso in chat…ed è un buon mix tra il “terra terra” e “l’architettonico”..torcetti…troppo poco, tortili troppo…che dite di grissini tortili? abbiamo mediato bene stavolta??

INGREDIENTI

  • 500 gr di farina
  • 250 ml di acqua
  • 10 gr di lievito di birra fresco
  • 2 cucchiaini di curcuma
  • 2 cucchiai di olio per l’impasto + olio per i grissini
  • sale
  • erbette fresche tritate ( timo, maggiorana, basilico )

Abbiamo formato una fontana con la farina, all’interno abbiamo versato l’acqua tiepida in cui abbiamo precedentemente sciolto il lievito di birra e l’olio, abbiamo amalgamato finchè il liquido non è stato completamente assorbito; abbiamo aggiunto la curcuma e il sale e lavorato la pasta finchè non è diventata liscia ed elastica. Abbiamo fatto lievitare la pasta all’interno di un’ampia ciotola coperta da pellicola fino al raddoppio. Abbiamo poi preso una pezzo di pasta lievita e l’abbiamo steso sul piano di lavoro con il mattarello formando un rettangolo, non è importante essere particolarmente precisi, perchè poi con la rotella per la pizza si può rifilare la forma. Abbiamo steso un po’ di olio sulla superficie della pasta e ricoperto di abbondanti erbette tritate. Con la rotella abbiamo creato delle striscette lunghe circa 10 cm e larghe mezzo centimetro ( non siamo state molto precise!!! ). Abbiamo poi preso le striscette e le abbiamo rese “tortili”, le abbiamo rivoltate su se stesse, lavorandole così si allungano un po’, consideratelo quindi per l’inserimento nella teglia! Le abbimo stese sulla carta forno e le abbiamo leggermente cosparse di sale. Hanno cotto in forno per 15 minuti a 200°, se vi piacciono più croccanti basta farle stare più tempo in forno…ovviamente!!! sono deliziose sia più morbide sia più croccanti, ovviamente l’abbiamo scoperto dopo averle dimenticate in forno..  ;-P !!!

Pizza pachino e menta

May 30, 2011 in Antipasti, Cucina vegana, Cucina vegetariana, Spezie, pane

E dopo la paella party…abbiamo tentato il pizza party, camuffato ancora da un compleanno, ma la protagonista è stata lei..3 kg di farina, 9 teglie pienissime, 9 gusti…un’apoteosi…inoltre il nostro intento, non tanto velato, è quello di sollecitare il nostro papà a comprare il forno a legna! Siamo incagliati nell’idecisione del modello, la forma, persino la collocazione…la stagione giusta è iniziata, dobbiamo panificare e pizzificare…come si fa? Papà..non possiamo essere più esplicite…COMPRACI IL FORNOOOOO!!!!

Con questa ricetta partecipiamo al contest sul pomodoro di cucinando con mia sorella!

INGREDIENTI

Per la pizza

  • 1 kg di farina
  • 500 ml di acqua tiepida
  • 20 gr di lievito di birra fresco
  • 3 cucchiai di olio
  • sale

Per il condimento

  • pomodori pachino
  • poca passata di pomodoro
  • 5 foglie di menta fresca
  • olio
  • sale

Abbiamo sciolto il lievito nell’acqua tiepida e abbiamo cominciato ad impastare la farina aggiungendo mano a mano l’acqua. Poi abbiamo aggiunto anche l’olio e il sale. Abbiamo impastato fino a che il composto risulta liscio ed omogeneo e l’abbiamo messo a lievitare per un paio d’ore, o fino al raddoppio, in una ciotola coperta da pellicola. Intanto abbiamo tagliato i pachino a metà e li abbiamo messi ad insaporirsi con un filo d’olio e le foglie di menta spezzate a metà.

Passato il tempo di lievitazione abbiamo preso la pasta e l’abbiamo divisa in panetti da 400-500 gr e l’abbiamo lasciata su un ripiano infarinato coperta da un telo. Dopo che la pasta ha nuovamente raddoppiato, l’abbiamo stesa su una teglia foderata di carta forno e l’abbiamo unta con l’olio, cosparsa con una mestolata di passata di pomodoro e poi l’abbiamo infornata per 5/7  minuti a 200°, in modo che la base sia ben cotta, se fosse subito condita risulterebbe molto moscia o peggio cruda la base e troppo cotto il condimento. Abbiamo poi adagiato i pachino sulla pizza in fila, irrorato con un po’ di olio, con il sugo di macerazione dei pomodorini e abbiamo messo un po’ di sale, la menta non va messa perchè in cottura diventa amara. Abbiamo rimesso la pizza in forno per 10 minuti, ovvero finchè i pachino non risultano un po’ raggrinziti ( termine scientifico!!! ), abbiamo tritato la menta e l’abbiamo cosparsa sulla pizza, abbiamo lasciato riposare qualche minuto in modo che si rapprenda il liquido…non aggiungo altro perchè è talmente buona che non provarla sarebbe un delitto culinario!